La sfida del Quirinale vista dai social
Verso il Colle più alto: la settimana social dei leader
Durante le trattative e gli annunci della scorsa settimana, i leader hanno animato in vario modo il dibattito social sul futuro del Quirinale.
Da un lato hanno occupato un ruolo chiave i contenuti pubblicati dall’opposizione – in particolare Giorgia Meloni e Alessandro Di Battista – i quali hanno saputo raggiungere quotidianamente il maggior numero di utenti criticando aspramente il “teatrino” attuato dagli altri gruppi. Fratelli d’Italia infatti non solo ha preso spesso le distanze dal resto del Parlamento, ma ha rimarcato con forza uno dei propri cavalli di battaglia: il presidenzialismo. Più antisistema e anti-governativo l’ex Cinque Stelle Di Battista, guida extraparlamentare di diversi attori del Gruppo Misto.
Dall’altro lato, invece, si sono attivati maggiormente Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Matteo Renzi, evidenziando il (quasi) silenzio social del Partito Democratico e di Enrico Letta. Bocciati diversi nomi proposti da Salvini, a partire da quello di Berlusconi, buona parte del dibattito si è spostato sull’idea di una presidenza femminile, aprendo a scontri e confronti sui nomi di Casellati e Belloni.
Mattarella Bis: le reazioni più engaging
I social media hanno affiancato gli intrighi e gli accordi parlamentari per la rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e a fasi alterne, sono stati utilizzati dai principali leader politici per spiegare le proprie posizioni nelle trattative in corso alle fan base di riferimento ma anche per lanciare messaggi ben precisi e mirati ad alleati, avversari e grandi elettori.
Durante l’arco temporale in cui l’accordo è stato raggiunto e si è concretizzata la rielezione del Presidente Mattarella i tre leader politici che con il loro post sui social media hanno raccolto più interazioni da parte degli utenti sono stati Giuseppe Conte, Giorgia Meloni e Matteo Renzi.
L’ex Premier e attuale Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è stato tra i primi leader ad augurare buon lavoro al neo Presidente della Repubblica nonostante fosse nota la sua preferenza per portare sul Colle più alto di Roma la direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza Elisabetta Belloni. Il post di Conte finora ha raccolto 63.296 reactions, 13.402 commenti e 699 condivisioni.
Il secondo post più engaging sotto il cielo della politica romana è quello della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: la principale esponente dell’opposizione al Governo Draghi e all’ipotesi Mattarella bis nella giornata di sabato ha espresso tutta la sua contrarietà alla rielezione e ha rilanciato imponendo una nuova issue all’agenda politica post Quirinale: una riforma costituzionale di ispirazione Presidenziale. 57.876 reazioni, 9529 commenti e 5535 condivisioni hanno contribuito a rafforzare l’eco social di questo post.
Sul terzo gradino del podio troviamo il fondatore di Italia Viva Matteo Renzi. Sabato 29 gennaio il l’ex Presidente del Consiglio ha rivendicato l’importanza di mantenere immutati gli attuali equilibri politici con Mario Draghi a Palazzo Chigi e Mattarella al Quirinale “per lasciare l’Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica”. La galassia social del senatore ha premiato il post con 15.965 reazioni, 8612 commenti e 1084 condivisioni.
I candidati più discussi sui siti di news
L’elezione del presidente della Repubblica ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica italiana per tutta la settimana. Una percezione confermata anche dai dati, basti pensare che tra il 24 e il 30 gennaio si contano 57K uscite sui siti di news e 335K mensioni solo su Twitter, per un totale di ben 3 milioni di interazioni.
Tra i siti di informazione, Il Fatto Quotidiano si colloca al primo posto in termini di engagement, seguito da Repubblica, Corriere e La7.
Ma come si è sviluppato il dibattito attorno all’elezione presidenziale? A inizio settimana Mario Draghi era al primo posto per menzioni sui siti di news, ma col passare giorni la sua “candidatura” aveva progressivamente perso quota, al contrario di Mattarella che è cresciuto in maniera costante da martedì in poi, fino alla sua elezione.
Casini è sempre stato tra i più citati, raggiunto a partire da giovedì 27 anche da Elisabetta Belloni, mentre la presidente del Senato Casellati ha ottenuto un picco di menzioni venerdì 28 gennaio, dopo che il centrodestra aveva avanzato il suo nome.
Oltre a Casellati rientrano tra i più citati anche Letizia Moratti, il cui nome faceva parte dell’iniziale rosa proposta dal centrodestra, e Sabino Cassese, che dopo l’incontro con Matteo Salvini era dato come possibile candidato.
What’s next?
Non solo il Quirinale ha ovviamente catalizzato l’attenzione del dibattito pubblico online e offline (appena in tempo per l’inizio di Sanremo, tra l’altro), ma ha messo in luce ancora una volta il peso del social media nell’evoluzione delle dinamiche politiche. In particolare, raramente assistiamo ad evoluzioni così clamorose e repentine come durante l’elezione di un Presidente della Repubblica, di conseguenza i social hanno rappresentato il canale ottimale per veicolare rapidamente e in anticipo i posizionamenti delle parti in gioco.
Per qualche giorno saremo maggiormente concentrati sul 72esimo Festival della Musica Italiana, ma l’effetto Mattarella Bis avrà ripercussioni importanti sul futuro del Parlamento e dei partiti a soli 12 mesi dalle elezioni politiche.